![]() |
CITTÀ DI SORA - Patrocinio CENTRO DI STUDI SORANI VINCENZO PATRIARCA APS MERCOLEDI 2 GIUGNO 2021
Prosegue l’itinerario “Cinque anni con Dante” Saluto del Sindaco
|
Oltre che in presenza, nel rispetto della normativa in vigore, la manifestazione sarà fruibile anche in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Sora https://www.facebook.com/comunesora
“Verso il settimo centenario 1321-2021. Cinque anni con Dante”
«In compagnia di Dante è possibile esplorare l’universo umano. Di qui la proposta del Centro di Studi Sorani, al di là di ogni confine di spazio e di tempo, se universale è il patrimonio del poema. Marcello Carlino è autore e guida di questo cammino. L’ispirazione nacque ascoltandolo parlare della metamorfosi nella Commedia. E fu lo spunto del viaggio in movimento…» (dalla Premessa di L. Gulia al primo saggio). Simbolica coincidenza del viaggio è la campana della Cattedrale di Sora fusa nell’Anno del Signore MCCCXXI. Questo motivo ha ispirato il saggio di Giuseppe D’Onorio, pronto per la stampa, sul paesaggio sonoro di Firenze, Verona, Ravenna e Sora al tempo di Dante.
1. M. Carlino, La funzione e il valore della metamorfosi nella Commedia di Dante, 2017, € 10,00
2. Id., La similitudine nell’architettura della Commedia di Dante, 2018, € 10,00
3. Id., Arti a convito nella Commedia di Dante, 2019, € 12,00
4. Id., Mostri, diavolerie, espressionistiche vedute d’inferno nella Commedia di Dante, 2020, € 10,00
5. Id., L’attualità della Commedia di Dante, 2021, € 10,00
I Soci in regola con il versamento della quota annuale possono fruire dello sconto del 30% sulle pubblicazioni edite dal Centro richieste direttamente o mediante e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’intero catalogo è consultabile in www.centrodistudisorani.it.
![]() |
MARIANGELA MARAVIGLIA
Mariangela Maraviglia, dottore di ricerca in Scienze religiose, si è occupata di personalità del cristianesimo contemporaneo impegnate in ambito sociale e nel dialogo ecumenico. È autrice, tra l’altro, di «David Maria Turoldo. La vita, la testimonianza (1916-1992)» (Brescia, Morcelliana, 2016); «Don Primo Mazzolari. Con Dio e con il mondo» (Magnano, Qiqajon, 2010); e curatrice di Sorella Maria di Campello, Primo Mazzolari, «L’ineffabile fraternità. Carteggio (1925-1959)» (Magnano, Qiqajon, 2007). |
![]() |
LUIGI MASCILLI MIGLIORINI Si può immaginare un Napoleone giardiniere, con un largo cappello di paglia e un comodo camicione di lino per difendersi dal sole, che zappa e innaffia nella illusoria speranza di far crescere le sue stentate piantine al caldo e all’umido dei Tropici? A Sant’Elena Napoleone fu anche questo. Allontanando i fantasmi del passato, impastati di gloria e di sconfitta, egli usò il lungo esilio per guardarsi dentro, lavorare sulla memoria, scoprire la vastità di uno spazio interiore, dopo che gli spazi non meno vasti ai quali lo avevano abituato le sue imprese si erano ridotti progressivamente a una isola minuscola, a un giardino intorno casa e, quando tutto sta per finire, a una stanza, l’ultima. «Racconterò le nostre imprese». Sant’Elena è il luogo dove Napoleone riesce finalmente a mantenere la promessa fatta ai suoi vecchi soldati nel giorno degli addii. È il luogo dove lo spazio si restringe e il tempo si dilata fino a diventare memoria di una generazione, di molte generazioni. Luigi Mascilli Migliorini è professore di Storia moderna e accademico dei Lincei. È tra i maggiori specialisti dell’età rivoluzionaria e romantica in Europa. La sua biografia di Napoleone, pubblicata dalla Salerno Editrice, ha ottenuto il Grand Prix della Fondation Napoléon. È stato relatore il 13 dicembre 2010 nell’ambito degli Incontri d’arte, cultura e storia 2010-2011 del Centro di Studi Sorani, in occasione della presentazione del volume di Michele Graziosetto, Trasformazione Trasformismo o Transumanza (con altri brevi saggi), Rubbettino 2010. |
![]() |
12 SETTEMBRE 1870 Gli eventi, spesso sconosciuti o dimenticati, che nel settembre 1870 cambiarono la storia di Ceprano e Falvaterra e di tutto il Lazio meridionale, sono raccontati a distanza di 160 anno dall’Unità d’Italia, a 150 dall’annessione dello Stato Pontificio e dalla proclamazione di Roma Capitale. «Roma Papale quella, Roma italiana questa». Sine ira et studio (Tac. Ann. I, 1), Prologo di Luigi Gulia; |